I BORGHI PIù BELLI D’ITALIA

GRADARA

nel 2018 Gradara è stata riconosciuta come il Borgo dei Borghi, il più bello d’Italia!

Questa magnifica cittadina medioevale sorge sul crinale di un colle, visione decisamente suggestiva per chi percorre la superstrada adriatica o la statale ad essa affiancata.

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URBINO

Urbino, capoluogo con Pesaro della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche.

Fu uno dei centri più importanti del Rinascimento italiano, di cui conserva appieno l’eredità architettonica. Dal 1998 il suo centro storico è patrimonio dell’umanità UNESCO.

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FRONTINO

Frontino appartiene alla Comunità Montana del Montefeltro e all’area del Parco naturale del Sasso Simone e Simoncello. Protetto alle spalle dal monte Carpegna, il borgo gode di scorci panoramici e della vista su un orizzonte senza fine.

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MERCATELLO SUL METAURO

Il borgo, che fu tra i castelli più importanti dell’antica regione della Massa Trabaria, ha mantenuto nel nucleo storico parte dell’aspetto medioevale, caratterizzato da una cinta murata protetta dal solco dei due corsi d’acqua, il Metauro e il torrente S. Antonio.  TUTTE LE INFO QUI


N.B. Per visitare questi borghi, i nostri ospiti avranno la possibilità di richiedere delle visite guidate personalizzate!

SCOPRIRE IL MONTEFELTRO E I SUOI LUOGHI D’ARTE E CULTURA

URBINO

L’antica capitale del ducato dei Montefeltro, sorge sulla cima di due colli e lungo le loro pendici con i tetti delle case e delle chiese digradanti verso il basso.

Da non perdere: Palazzo Ducale con i Torricini e Galleria Nazionale delle Marche, Duomo di Urbino, Casa di Raffaello e la Fortezza Albornoz;

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URBANIA

Cittadina ricca di monumenti, è posta al centro dell’alta valle del Metauro con il fiume che scorre a ridosso delle antiche mura su ben tre lati della cittadina.

Da non perdere: Museo Diocesano, Cimitero delle Mummie e Museo dell’Agricoltura, Palazzo Ducale di Urbania e il vicino Barco Ducale;

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PIOBBICO

Piobbico è un comune di origine medievale dominato dall’imponente mole del monte Nerone, una delle vette più alte dell’Appennino Umbro-Marchigiano.

Da non perdere: Palazzo Brancaleoni, Museo Civico, stazione sciistica del Monte Nerone;

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SANT’ANGELO in VADO

Sant’Angelo in Vado è una cittadina situata lungo l’alta valle del fiume Metauro, al centro di un paesaggio caratterizzato dai primi contrafforti appenninici.

Da non perdere: Palazzo della Ragione, Torre Civica, Cattedrale, “Domus del mito”, Mostra Nazionale del tartufo Bianco;

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MERCATELLO sul METAURO

Mercatello sul Metauro è un ridente centro dell’Alto Metauro, su cui sventola la Bandiera Arancione.

Da non perdere: la Pieve Collegiata e museo, la Chiesa di San Francesco e museo, la Casa Natale di Santa Veronica Giuliani, la “neviera” della Rocca, Palazzo Gasparini, il Palazzaccio; Tutte le info qui

LAMOLI di BORGO PACE

Lamoli di Borgo Pace, piccolo paesino incastonato nell’Appennino Umbro-Marchigiano a 600 m s.l.m., qui avviene l’unione tra i torrenti “Meta” ed “Auro” che danno vita al nostro fiume Metauro

Da non perdere: Museo dei colori naturali, Abbazia Benedettina di S. Michele Arcangelo.

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N.B. Per queste località sono disponibili visite di gruppo o private, su prenotazione da concordare in struttura.

Rinascimento segreto: Urbino accoglie capolavori del 400

Sanno arrivando: grandi opere rinascimentali a Urbino per “Rinascimento segreto”

La grande mostra, coordinata da Vittorio Sgarbi, sta per diffondere le date in cui grandi capolavori rinascimentali poco conosciuti saranno esposti presso il Palazzo Ducale.

Un primo assaggio di questa grande rassegna è già stato elargito il 5 agosto, con l’esposizione della pala di Giovanni Antonio Bellinzoni da Pesaro, datata 1473.

Rinascimento segreto: a Urbino quello meno conosciuto ma comunque sbalorditivo

Lo spirito della mostra , curata da Vittorio Sgarbi, è proprio quello di tirare fuori da collezioni private, piccoli musei e luoghi poco conosciuti grandi capolavori rimasti in ombra.

Spesso, infatti, soprattutto in luoghi come le Marche, ricche di arte e di fascino storico, sono milioni i tesori che non hanno goduto della giusta visibilità. Ora, in una sede unica al mondo come quella del Palazzo Ducale, da ottobre tanti di questi capolavori saranno rivelati al mondo. Godranno finalmente della giusta visibilità.

Un esempio: la pala di Giovanni Antonio Bellinzoni da Pesaro

rinascimento segreto urbinoIl 5 agosto Vittorio Sgarbi ha dato un piccolo assaggio di quella che sarà la mostra. Ha presentato la pala d’altare di Giovanni Antonio Bellinzoni, artista di Pesaro. La pala è datata 1473.

Riportiamo qualche sua parola:

Chiude una lunga e imperturbata carriera ,fuori tempo massimo, con la notevole pala con la Madonna con il bambino ,e i santi Onofrio, Giovanni Battista, Gerolamo ,un santo vescovo e  Sant’Aiuto inginocchiato, datata 1473 (olio su tavola, cm.128 x 195), Giovanni Antonio Bellinzoni detto Giovanni Antonio da Pesaro. Il pittore era nipote di un Giovanni Bellinzoni ,originario di Parma e trasferito a Pesaro intorno al 1410. Dobbiamo presumere che Giovanni Antonio sia nato attorno al 1415, e che già sia stato attivo con il padre Gigliolo nei perduti affreschi per la rocca malatestiana di Gradara, e in quelli della Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Pesaro, un tempo dedicata a San Francesco.

Una mostra assolutamente da non perdere, a pochi chilometri dall’hotel Bramante. Presto un’offerta tutta dedicata ad una degli appuntamenti culturali più importanti di fine 2016.

Crediti immagini: Urbinonews.it